La scleroterapia: dal passato le nuove strategie terapeutiche della malattia venosa
Scleroterapia liquida di “capillari”
La scleroterapia è una vecchia metodica che consiste nell’iniettare un farmaco liquido all’interno di una vena malata con l’obiettivo di chiuderla. Otteniamo questo risultato in 2-3 giorni grazie ad una infiammazione locale prodotta dall’agente farmacologico impiegato. Tuttavia, sono spesso necessarie più sedute sclerosanti per risolvere il problema, in relazione al numero di vene da trattare, alle loro dimensioni e al grado di compromissione della circolazione locale.
In ogni caso il farmaco più idoneo alla giusta “quantità e concentrazione”
Ed è proprio così. In funzione delle dimensioni della vena impieghiamo prodotti differenti a diverse concentrazioni. I farmaci sclerosanti sono anche classificati in relazione alla loro “forza” d’azione in minori, medi e maggiori. Più grande è il vaso maggiore sarà dunque la quantità di farmaco iniettata e solitamente più alta la sua concentrazione. Spesso sono necessarie più iniezioni in punti ravvicinati, in quanto il sangue contenuto nella vena diluisce rapidamente il prodotto, a breve distanza dal punto di iniezione.
Anche la “forma fisica” conta
L’introduzione della schiuma sclerosante (mousse) ha apportato innumerevoli vantaggi rispetto alla tradizionale scleroterapia liquida. In pratica un farmaco sclerosante in grado di formare bolle (tensioattivo) viene mescolato con aria sterile in rapporto definito (1:4-1:5), impiegando due siringhe collegate tra loro attraverso un particolare rubinetto. La schiuma così ottenuta presenta caratteristiche tali da poter essere iniettata in totale sicurezza nei quantitativi prestabiliti. I vantaggi in questo caso sono molteplici. Può essere innanzitutto visualizzata all’EcocolorDoppler e quindi distribuita meglio nelle vene attraverso movimenti della sonda. È inoltre più attiva sul vaso. Per questo motivo ne utilizziamo minori quantitativi e a più bassa concentrazione. Non siamo inoltre obbligati ad effettuare più iniezioni poiché la mousse si distribuisce lungo tutta la vena, seguendo semplicemente la direzione del flusso sanguigno.
C’é ancora posto oggi per le vecchie sclerosanti nel trattamento dei capillari? 100 anni e non li dimostra. La terapia sclerosante rappresenta ancor oggi la miglior metodica per il trattamento dei capillari. A dire il vero questo termine è improprio in quanto un capillare è invisibile ad occhio nudo. Meglio parlare di teleangectasie per indicare…
In un precedente articolo abbiamo parlato della scleromousse ecoguidata e di come avesse migliorato le possibilità di trattamento della malattia varicosa. Gestione ambulatoriale della metodica senza ricorrere ad anestesia, ripetibilità, mininvasività e minimo impatto sulle attività lavorative, ne rappresentano certamente gli aspetti vincenti. Scleroterapia ecoguidata: i vantaggi di una schiuma “fai da te”. Abbiamo visto…
Scleromousse ovvero a volte basta una semplice intuizione per ridare slancio ad una vecchia metodica, garantendone nuove indicazioni e applicazioni. È quanto capitato alla scleroterapia, con la quale da sempre noi angiologi trattiamo le vene malate. In pratica iniettiamo un farmaco all’interno di un vaso per produrne una infiammazione di parete. Questo porta alla chiusura…
Nel nome della luce. Fin dalla preistoria l’uomo ha ricercato la luce. Senza luce infatti tutto ciò che conosciamo e amiamo non può sopravvivere. La luce come fonte di vita in antitesi all’oscurità. La stessa luce che sprigionata da un potente faro guida le navi sul mare nel buio della notte. Nel corso degli anni…