Quando parliamo di CCSVI ci riferiamo ad anni di vera e intensa passione. Siamo intervenuti in prima persona nei dibattiti insorti in ambito accademico circa l’esistenza o meno di tale condizione.
Lavori importanti ma scarsa attenzione
Ci siamo buttati a capofitto in questa avventura con il piglio del rigore scientifico, che ci ha sempre contraddistinto. Abbiamo prodotto molto su riviste scientifiche internazionali sostenendo le nostre tesi, avvalorate da dati statistici significativi, ma con scarso successo. Sembrava che una parte di noi medici volgesse lo sguardo altrove, disinteressandosi della CCSVI e soprattutto dei pazienti.
La perdita delle speranze
Finito il clamore mediatico della vicenda (quello si che ce ne è stato e fin troppo!) il tempo ha inghiottito le speranze di molti di noi e soprattutto dei pazienti. Abbiamo assistito ad un calo progressivo di interesse, di fronte agli innumerevoli quesiti posti, soprattutto da parte dei pazienti. Certo da parte nostra non abbiamo avuto la forza di sostenere con vigore la fondatezza delle nostre opinioni, sulla base di dati inconfutabili. Forse, gran parte della causa di tutto ciò era legata ai ritardi accumulati in quei trials clinici, che avrebbero invece dovuto fornire delle certezze a riguardo.
Dopo il clamore … l’oblio
Il tutto è caduto nell’oblio e oggi di insufficienza venosa cronica cerebro-spinale se ne parla poco. Un vero peccato. Quello che abbiamo visto in determinati soggetti era un dato anatomico reale, con sicure ripercussioni circolatorie. Il come e il perchè certe alterazioni potessero produrre nel tempo specifici disturbi, sarebbe stato interessante poterlo andare a verificare. Ma questa ormai è un’altra storia. Non so se riusciremo a risorgere dalle ceneri della CCSVI, ma manterrò comunque vivo nel ricordo la realtà delle evidenze prodotte in quei lunghi anni di laboriosa ricerca.
CCSVI tra sogno e realtà. Nel momento in cui inizio a scrivere questo post guardo con rammarico a sei anni di autentica passione e a una grande occasione sprecata. Non siamo riusciti a concretizzare la speranza di tanti malati che avevano riposto fiducia nella nostra ricerca e sicuramente non per nostra volontà o demerito. Forse…
Le malformazioni venose del collo alla base della CCSVI. Come descritto in un altro articolo la CCSVI, o insufficienza venosa cronica cerebrospinale, è una condizione caratterizzata dalla presenza nel collo di vasi venosi malformati. Le malformazioni interessano prevalentemente le vene giugulari, che scaricano gran parte del sangue di ritorno al cuore dai settori cerebrali. In…
Lo STUDIO FLEBOLOGICO SELLA in questo difficile momentovuole rassicurare i Signori Pazienti in merito alle norme di sicurezza adottate per l'accesso alla struttura.
1) Sanificazione dei locali secondo le vigenti normative di legge.
2) Gli appuntamenti sono fissati con cadenza tale da impedire assembramenti in sala d’aspetto.
3) L’accesso avviene attraverso una via differente da quella di uscita, così da NON venire MAI a contatto con altre persone diverse dal titolare dello studio.
4) Solo i pazienti muniti di mascherina e guanti potranno accedere alla sala d'aspetto, previa rilevazione della temperatura corporea.
5) Una ulteriore sanificazione delle mani potrà essere effettuata all'ingresso attraverso erogatore automatico di gel disinfettante.
6) Tutte le visite vengono eseguite dall'operatore indossando i dispositivi di sicurezza (DPI) previsti dalla normativa vigente (guanti, visiera, mascherina, cuffia, camice sterilizzato con ozono).
7) Rapida disinfezione della strumentazione e della postazione di lavoro tra un paziente e l'altro.
Tutto ciò, ovviamente, per garantire la continuità di un servizio medico specialistico essenziale, in condizioni di completa sicurezza.
In questi mesi travagliati siamo rimasti accanto ai pazienti per risolvere le loro problematiche vascolari e continueremo, come sempre, a farlo.
Rimaniamo comunque a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento.